Analisi Perdite nel circuito di Aria Compressa

ANALISI PERDITE NEL CIRCUITO DI ARIA COMPRESSA

Check up del circuito d’aria compressa, semplice e non invasivo. Grazie a un rilevatore di ultrasuoni, si individuano e quantificano in modo scientifico le eventuali perdite di aria nel circuito presente in azienda e si calcola la perdita economica che ne deriva.
 
Un fluido che passa attraverso un foro genera turbolenza e si trasforma in onde sonore. Le onde emesse dalle perdite di aria compressa sono soprattutto ultrasuoni, ovvero suoni non udibili dall’orecchio umano.
Attraverso uno specifico strumento, è possibile identificare la sorgente dell’ultrasuono fino a 20 metri di distanza, determinare in modo scientifico l’entità della fuga di aria e stimare il la perdita economica che ne consegue.
 
VANTAGGI
 
1. implementazione semplice e non invasiva
2. individuazione mirata delle perdite nella rete di distribuzione aria compressa per consentire un tempestivo intervento di riparazione;
3. stima della perdita economica derivante dalle fughe;
4. informazioni utili a ridurre l’ammaloramento dei compressori
 
Un tecnico Repower , che ha seguito un apposito corso di formazione, effettua il rilievo non invasivo sul circuito dell’aria compressa presente in azienda. Il servizio si svolge affiancando il manutentore dell’azienda e non prevede alcun fermo degli impianti. Per ogni anomalia riscontrata, il tecnico registra la misurazione sul misuratore a ultrasuoni e appone sul punto analizzato una fascetta identificativa.
 
Entro 15 giorni circa viene reso disponibile il report di analisi fonometrica.
Entro i 60 giorni successivi è possibile richiedere il check dei punti esaminati a valle della manutenzione.

 
Il servizio si conclude con la consegna del report di analisi fonometrica che contiene:
 
1. numero e entità delle fughe rilevate;
2. rilievo fotografico del punto in cui si è rilevata la perdita;
3. stima del danno economico.

In molti stabilimenti industriali, l’impianto di produzione dell’aria compressa è una delle principali fonti di consumo energetico, con un impatto sulla spesa per l’energia elettrica che può arrivare fino al 30%.
Negli impianti ad aria compressa più datati, fino al 20% dell’aria compressa totale può andare sprecato a causa delle perdite, ma anche negli impianti di recente costruzione si possono rilevare perdite.
A “vuoto”, ovvero quando il compressore è acceso ma non produce aria compressa, le perdite di aria portano alla riattivazione del compressore per mantenere l’impianto pieno.
In questo caso il compressore marcia al 25 della propria potenza con sprechi energetici intorno al 28% e 9% per aziende su 1 e 2 turni.
 
Considerando:
8.000 ore di fuga all’anno
prezzo medio energia = € 0,150/kWhe

 
Esempi di perdite economiche annuali:
 
1 mm = 360 €/anno
3 mm = 3.750 €/anno
5 mm = 9.960 €/anno
10 mm = 39.600 €/anno