
MASSIMIZZANDO L’EFFICIENZA ENERGETICA: Analisi Perdite nel circuito di Aria Compressa
Sono entusiasta di condividere con voi un nuovo capitolo significativo del mio percorso nel mondo dell’efficienza energetica, un viaggio che continua a portarmi a esperienze emblematiche e rivelatrici. Recentemente, ho avuto l’opportunità di un nuovo rilievo fonometrico per identificare le perdite nel circuito di aria compressa, un’indagine che si è dimostrata sorprendentemente rilevante e illuminante.
Il servizio diagnostico, noto come SIBILA, si avvale della tecnica della fonometria, un metodo non invasivo che si basa sull’analisi del rumore prodotto dalle perdite di aria compressa. Ma perché proprio la fonometria? Gli impianti di distribuzione dell’aria compressa sono onnipresenti nelle aziende e richiedono considerevoli quantità di energia per funzionare. Anche una perdita apparentemente minima può tradursi in costi significativi per le imprese. In media, la produzione di 1 m³ di aria compressa a 7 bar richiede 200 Wh, e una perdita semplice può aggiungere fino a 3.500 € all’anno alle spese aziendali. Intervenire tempestivamente su tali problematiche non solo massimizza l’affidabilità e la sicurezza degli impianti, ma previene costi imprevisti legati a fermi produttivi e investimenti in compressori più grandi, riducendo complessivamente i costi di gestione.
L’indagine fonometrica non richiede modifiche agli impianti esistenti né interruzioni ai processi produttivi in corso, poiché viene condotta in collaborazione con il servizio di manutenzione aziendale. Negli ultimi sei anni, abbiamo condotto oltre 2.500 di queste indagini non invasive dedicate all’efficienza energetica. Nei nostri report, il 40% delle volte si sono evidenziate almeno una anomalia legata all’impianto di aria compressa, con una percentuale del 15% di criticità elevata.
Il recente intervento presso uno stabilimento di un mio importante cliente, specializzato nella produzione di mangimi per l’alimentazione animale, ha offerto un’ulteriore panoramica sull’importanza di queste pratiche. Lo stabilimento, alimentato dalla rete del distributore locale, utilizza due compressori d’aria a vite per alimentare i suoi principali macchinari. Nonostante la pressione operativa sia di 7,0 bar e siano presenti serbatoi di accumulo, il rilievo fonometrico ha rivelato la presenza di 49 perdite significative, equivalenti a circa 5.700 € di spese annue aggiuntive.

Classificando le perdite in base alla loro entità, abbiamo individuato 11 perdite di Classe 5 e 38 di Classe 4, per un totale di 459,45 litri/minuto di perdita. Questo si traduce in un potenziale risparmio annuo di circa 25.000 kWh e una riduzione delle emissioni di CO2 di 8,0 tonnellate.

La nostra missione non si ferma qui: ci impegniamo a lavorare con le aziende per eliminare tali perdite, non solo per risparmiare denaro ed energia, ma anche per contribuire alla sostenibilità ambientale. Ogni passo verso un utilizzo più efficiente delle risorse è un investimento nel futuro sia delle aziende che del nostro pianeta.
Ecco il link ad un altro rilievo Fonometrico: VISUALIZZA